Se una radio è libera, ma libera veramente…
Piccolo documento storico: sul finire degli anni ’70, a Rieti, Radio Onda Verde ospita la trasmissione Pane Quotidiano, condotta da Enrico De Pietra e Paolo Campanelli. Ho scovato questo frammento d’epoca di circa 40 minuti. Tra gli ospiti della puntata Mamo Ciccotti e Roberto Feliciangeli, oltre a degli sconosciuti che si intrufolarono in radio e presero praticamente con la forza il microfono. Attiva quindi la macchina del tempo e ascolta Pane Quotidiano.
Caro agli dei…
Era la stagione dei sogni, i sogni dei ragazzi che eravamo… due chitarre, basso e batteria… il sogno di quel disco a Pescara… il sogno dei concerti… “summer is the season of dreams”… le parole sono le mie, la voce è la tua Francesco, la musica è la nostra, dei Future Memories, è Hands Over Me. La musica conserva quello che la vita ci strappa.
Chi si ricorda di Paolo “il matto”?
Paolo “il matto” o “lu mattu” era un vero e proprio personaggio, conosciuto in tutta la città di Rieti negli anni ’70 e ’80. Spesso mi capita di tornare a Rieti, la mia città, e ogni volta c’è un qualche dettaglio che noto che mi riporta a viaggiare nella memoria. L’altro giorno mi ha colpito un annuncio funebre dedicato a Paolo Onito, alias Paolo “lu mattu”.
Apprendo che il 25 luglio del 2009 si è celebrata una messa in suffragio in occasione del 25° anniversario della sua morte.
Avevo 20 anni in quel lontano 1984 e non potrò mai dimenticare lo sconforto e l’orrore per quello che fu probabilmente uno degli omicidi più crudeli ed efferati mai accaduti a Rieti. Il corpo di questa persona fu ritrovato diversi giorni dopo la morte in un campo nei pressi di Campoloniano con il cranio sfondato e varie ossa spezzate, vittima di una vera e propria mattanza. C’è qualcosa di simile tra questo e il delitto dell’idroscalo a Ostia dove fu vittima Pierpaolo Pasolini. Paolo Onito, non solo era un personaggio “pazzerello”, onnipresente in città, dal carattere gioviale e generoso, ma era anche un omosessuale e più precisamente un pederasta (che è cosa ben diversa dal pedofilo). Negli anni dell’adolescenza dei maschietti in città era quindi normale ricevere un sorriso o una galanteria da Paolo Onito, magari l’offerta di un gelato. Ma, per quello che posso ricordare io, Paolo “lu mattu” metteva in campo la sua gentilezza e la sua umanità senza trascendere, senza operare la minima violenza fisica o verbale, con un rispetto verso l’altra persona non comune, come non comune era la sua nota generosità e simpatia. Fu sicuramente ucciso da un branco di adulti (ai tempi si mormorava di una “spedizione punitiva”), ma, se non ricordo male, proprio come per Pasolini, fu scaricata la responsabilità al minorenne di turno con tutte le attenuanti del caso…
Mi ha fatto piacere che qualcuno in città si sia ricordato di lui. Quel manifesto, nella sua lapidarietà e sobrietà, pare nascondere un velo di affetto e di nostalgia (l’annuncio è anonimo e si riferisce alla scomparsa del “caro” Paolo Onito) che tutti i reatini che lo hanno conosciuto dovrebbero provare. L’ultima immagine che io ricordi di Paolo “lu mattu” è una processione di Sant’Antonio con lui ad aprire il corteo, scalzo, a portare una grande croce di legno: benché non credente quell’immagine mi colpì molto, c’era qualcosa di mistico. Oggi mi appare come se fosse una profetizzazione del suo stesso martirio, ma forse è tutto solo uno scherzo della memoria.
L’unica cosa certa che mi sento di dire su di lui è che, se oggi ci fosse ancora, Rieti sarebbe sicuramente meno triste. Ciao Pa’.
Ricordando Pierpaolo Pasolini
Sono passati più di tredici anni da quando scrivevo questo su Agorà Telematica, storica BBS romana.
11-11-1995 23:29 Paolo Campanelli (P.Campanelli) Rieti IT
Pierpaolo
Vedo Pierpaolo dal mio letto. E’ il giorno dei morti. Sono passati ventanni esatti dal martirio dell’Idroscalo e, in questa data solennemente funebre come può essere un due novembre, il televisore mi illumina rispedendomi immagini e suoni che sembrano venire da molto lontano.
C’è Ninetto ragazzino con i suoi ricci. Ninetto che sorride pieno d’imbarazzo e ammirazione. La borgata con i suoi piccoli curiosi accalcati dietro una rete. C’è Pierpaolo felice, innamorato di questo mondo pieno di spontaneità, di questo entusiasmo, di questa giovinezza.
Ninetto sta al gioco. E’ lui a intervistare il poeta, il regista, l’intellettuale, l’amico… E l’amico risponde entrando in questo gioco decisamente tenero. Risponde con grande tranquillità, spiegando con parole semplici anche le cose che potrebbero sembrare più complesse. Segue le sue parole con uno sguardo che riflette qualcosa di immenso, i suoi gesti, i suoi muscoli partecipano elegantemente a questo tenero concerto sentimentale.
Mi trovo rapito da questa scena rispedita nella notte e conservata chissà da chi, chissà perché… Questa scena, queste parole mi entrano dentro. Gli occhi di Pierpaolo sono grandi e sono esattamente gli stessi di quella foto che avevo cinque o sei anni fa appesa nella mia stanza di fronte al letto. Questo enigma degli occhi di Pierpaolo…
Quando l’intervista di Ninetto termina rimango incredulo. Mi sembra di aver afferrato cosa ci fosse dietro quell’intervista, dietro quegli occhi, negli occhi di quella foto: l’amore.
Spegnerò il televisore con la consapevolezza che “l’intervista di Ninetto” sia stata una delle testimonianze più belle di amore che io ricordi. Chissà.
Paolo
— HyperAgorà 1.1 * BEERWARE
P.S. ho scovato un breve estratto dell’intervista su Youtube, che incorporo qui sotto
In My Life
Quel nostro partire insieme, in viaggi che erano anche in noi, quella nostra gioia che ci accompagnava lievemente, quella gentilezza e rispetto che avevamo per tutto, pieni di curiosità per ogni dettaglio, sapore, luogo, suono, quella voglia di conoscere l’umanità per quello che è, senza lasciarci andare a facili giudizi o pregiudizi, quella profondità piena di leggerezza in ogni nostra cosa, tutto questo mi mancherebbe se non la avessi ancora addosso. Grazie amico.
DICHIARAZIONE UNIVERSALE DEI DIRITTI UMANI
Preambolo
Considerato che il riconoscimento della dignità inerente a tutti i membri della famiglia umana e dei loro diritti, uguali ed inalienabili, costituisce il fondamento della libertà, della giustizia e della pace nel mondo;
Considerato che il disconoscimento e il disprezzo dei diritti umani hanno portato ad atti di barbarie che offendono la coscienza dell’umanità, e che l’avvento di un mondo in cui gli esseri umani godano della libertà di parola e di credo e della libertà dal timore e dal bisogno è stato proclamato come la più alta aspirazione dell’uomo;
Considerato che è indispensabile che i diritti umani siano protetti da norme giuridiche, se si vuole evitare che l’uomo sia costretto a ricorrere, come ultima istanza, alla ribellione contro la tirannia e l’oppressione;
Considerato che è indispensabile promuovere lo sviluppo di rapporti amichevoli tra le Nazioni;
Considerato che i popoli delle Nazioni Unite hanno riaffermato nello Statuto la loro fede nei diritti umani fondamentali, nella dignità e nel valore della persona umana, nell’uguaglianza dei diritti dell’uomo e della donna, ed hanno deciso di promuovere il progresso sociale e un miglior tenore di vita in una maggiore libertà;
Considerato che gli Stati membri si sono impegnati a perseguire, in cooperazione con le Nazioni Unite, il rispetto e l’osservanza universale dei diritti umani e delle libertà fondamentali;
Considerato che una concezione comune di questi diritti e di questa libertà è della massima importanza per la piena realizzazione di questi impegni;
L’ASSEMBLEA GENERALE
proclama
la presente dichiarazione universale dei diritti umani come ideale comune da raggiungersi da tutti i popoli e da tutte le Nazioni, al fine che ogni individuo ed ogni organo della società, avendo costantemente presente questa Dichiarazione, si sforzi di promuovere, con l’insegnamento e l’educazione, il rispetto di questi diritti e di queste libertà e di garantirne, mediante misure progressive di carattere nazionale e internazionale, l’universale ed effettivo riconoscimento e rispetto tanto fra i popoli degli stessi Stati membri, quanto fra quelli dei territori sottoposti alla loro giurisdizione.
Articolo 1
Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti. Essi sono dotati di ragione e di coscienza e devono agire gli uni verso gli altri in spirito di fratellanza.
Articolo 2
Ad ogni individuo spettano tutti i diritti e tutte le libertà enunciate nella presente Dichiarazione, senza distinzione alcuna, per ragioni di razza, di colore, di sesso, di lingua, di religione, di opinione politica o di altro genere, di origine nazionale o sociale, di ricchezza, di nascita o di altra condizione. Nessuna distinzione sarà inoltre stabilita sulla base dello statuto politico, giuridico o internazionale del paese o del territorio cui una persona appartiene, sia indipendente, o sottoposto ad amministrazione fiduciaria o non autonomo, o soggetto a qualsiasi limitazione di sovranità.
Articolo 3
Ogni individuo ha diritto alla vita, alla libertà ed alla sicurezza della propria persona.
Articolo 4
Nessun individuo potrà essere tenuto in stato di schiavitù o di servitù; la schiavitù e la tratta degli schiavi saranno proibite sotto qualsiasi forma.
Articolo 5
Nessun individuo potrà essere sottoposto a tortura o a trattamento o a punizione crudeli, inumani o degradanti.
Articolo 6
Ogni individuo ha diritto, in ogni luogo, al riconoscimento della sua personalità giuridica.
Articolo 7
Tutti sono eguali dinanzi alla legge e hanno diritto, senza alcuna discriminazione, ad una eguale tutela da parte della legge. Tutti hanno diritto ad una eguale tutela contro ogni discriminazione che violi la presente Dichiarazione come contro qualsiasi incitamento a tale discriminazione.
Articolo 8
Ogni individuo ha diritto ad un’effettiva possibilità di ricorso a competenti tribunali contro atti che violino i diritti fondamentali a lui riconosciuti dalla costituzione o dalla legge.
Articolo 9
Nessun individuo potrà essere arbitrariamente arrestato, detenuto o esiliato.
Articolo 10
Ogni individuo ha diritto, in posizione di piena uguaglianza, ad una equa e pubblica udienza davanti ad un tribunale indipendente e imparziale, al fine della determinazione dei suoi diritti e dei suoi doveri, nonché della fondatezza di ogni accusa penale che gli venga rivolta.
Articolo 11
1. Ogni individuo accusato di un reato è presunto innocente sino a che la sua colpevolezza non sia stata provata legalmente in un pubblico processo nel quale egli abbia avuto tutte le garanzie necessarie per la sua difesa.
2. Nessun individuo sarà condannato per un comportamento commissivo od omissivo che, al momento in cui sia stato perpetuato, non costituisse reato secondo il diritto interno o secondo il diritto internazionale. Non potrà del pari essere inflitta alcuna pena superiore a quella applicabile al momento in cui il reato sia stato commesso.
Articolo 12
Nessun individuo potrà essere sottoposto ad interferenze arbitrarie nella sua vita privata, nella sua famiglia, nella sua casa, nella sua corrispondenza, né a lesione del suo onore e della sua reputazione. Ogni individuo ha diritto ad essere tutelato dalla legge contro tali interferenze o lesioni.
Articolo 13
1. Ogni individuo ha diritto alla libertà di movimento e di residenza entro i confini di ogni Stato.
2. Ogni individuo ha diritto di lasciare qualsiasi paese, incluso il proprio, e di ritornare nel proprio paese.
Articolo 14
1. Ogni individuo ha il diritto di cercare e di godere in altri paesi asilo dalle persecuzioni.
2. Questo diritto non potrà essere invocato qualora l’individuo sia realmente ricercato per reati non politici o per azioni contrarie ai fini e ai principi delle Nazioni Unite.
Articolo 15
1. Ogni individuo ha diritto ad una cittadinanza.
2. Nessun individuo potrà essere arbitrariamente privato della sua cittadinanza, né del diritto di mutare cittadinanza.
Articolo 16
1. Uomini e donne in età adatta hanno il diritto di sposarsi e di fondare una famiglia, senza alcuna limitazione di razza, cittadinanza o religione. Essi hanno eguali diritti riguardo al matrimonio, durante il matrimonio e all’atto del suo scioglimento.
2. Il matrimonio potrà essere concluso soltanto con il libero e pieno consenso dei futuri coniugi.
3. La famiglia è il nucleo naturale e fondamentale della società e ha diritto ad essere protetta dalla società e dallo Stato.
Articolo 17
1. Ogni individuo ha il diritto ad avere una proprietà sua personale o in comune con altri.
2. Nessun individuo potrà essere arbitrariamente privato della sua proprietà.
Articolo 18
Ogni individuo ha diritto alla libertà di pensiero, di coscienza e di religione; tale diritto include la libertà di cambiare di religione o di credo, e la libertà di manifestare, isolatamente o in comune, e sia in pubblico che in privato, la propria religione o il proprio credo nell’insegnamento, nelle pratiche, nel culto e nell’osservanza dei riti.
Articolo 19
Ogni individuo ha diritto alla libertà di opinione e di espressione incluso il diritto di non essere molestato per la propria opinione e quello di cercare, ricevere e diffondere informazioni e idee attraverso ogni mezzo e senza riguardo a frontiere.
Articolo 20
1. Ogni individuo ha diritto alla libertà di riunione e di associazione pacifica.
2. Nessuno può essere costretto a far parte di un’associazione.
Articolo 21
1. Ogni individuo ha diritto di partecipare al governo del proprio paese, sia direttamente, sia attraverso rappresentanti liberamente scelti.
2. Ogni individuo ha diritto di accedere in condizioni di eguaglianza ai pubblici impieghi del proprio paese.
3. La volontà popolare è il fondamento dell’autorità del governo; tale volontà deve essere espressa attraverso periodiche e veritiere elezioni, effettuate a suffragio universale ed eguale, ed a voto segreto, o secondo una procedura equivalente di libera votazione.
Articolo 22
Ogni individuo, in quanto membro della società, ha diritto alla sicurezza sociale, nonché alla realizzazione attraverso lo sforzo nazionale e la cooperazione internazionale ed in rapporto con l’organizzazione e le risorse di ogni Stato, dei diritti economici, sociali e culturali indispensabili alla sua dignità ed al libero sviluppo della sua personalità.
Articolo 23
1. Ogni individuo ha diritto al lavoro, alla libera scelta dell’impiego, a giuste e soddisfacenti condizioni di lavoro ed alla protezione contro la disoccupazione.
2. Ogni individuo, senza discriminazione, ha diritto ad eguale retribuzione per eguale lavoro.
3. Ogni individuo che lavora ha diritto ad una rimunerazione equa e soddisfacente che assicuri a lui stesso e alla sua famiglia una esistenza conforme alla dignità umana ed integrata, se necessario, da altri mezzi di protezione sociale.
4. Ogni individuo ha diritto di fondare dei sindacati e di aderirvi per la difesa dei propri interessi.
Articolo 24
Ogni individuo ha diritto al riposo ed allo svago, comprendendo in ciò una ragionevole limitazione delle ore di lavoro e ferie periodiche retribuite.
Articolo 25
1. Ogni individuo ha diritto ad un tenore di vita sufficiente a garantire la salute e il benessere proprio e della sua famiglia, con particolare riguardo all’alimentazione, al vestiario, all’abitazione, e alle cure mediche e ai servizi sociali necessari; ed ha diritto alla sicurezza in caso di disoccupazione, malattia, invalidità, vedovanza, vecchiaia o in altro caso di perdita di mezzi di sussistenza per circostanze indipendenti dalla sua volontà.
2. La maternità e l’infanzia hanno diritto a speciali cure ed assistenza. Tutti i bambini, nati nel matrimonio o fuori di esso, devono godere della stessa protezione sociale.
Articolo 26
1. Ogni individuo ha diritto all’istruzione. L’istruzione deve essere gratuita almeno per quanto riguarda le classi elementari e fondamentali. L’istruzione elementare deve essere obbligatoria. L’istruzione tecnica e professionale deve essere messa alla portata di tutti e l’istruzione superiore deve essere egualmente accessibile a tutti sulla base del merito.
2. L’istruzione deve essere indirizzata al pieno sviluppo della personalità umana ed al rafforzamento del rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali. Essa deve promuovere la comprensione, la tolleranza, l’amicizia fra tutte le Nazioni, i gruppi razziali e religiosi, e deve favorire l’opera delle Nazioni Unite per il mantenimento della pace.
3. I genitori hanno diritto di priorità nella scelta del genere di istruzione da impartire ai loro figli.
Articolo 27
1. Ogni individuo ha diritto di prendere parte liberamente alla vita culturale della comunità, di godere delle arti e di partecipare al progresso scientifico ed ai suoi benefici.
2. Ogni individuo ha diritto alla protezione degli interessi morali e materiali derivanti da ogni produzione scientifica, letteraria e artistica di cui egli sia autore.
Articolo 28
Ogni individuo ha diritto ad un ordine sociale e internazionale nel quale i diritti e le libertà enunciati in questa Dichiarazione possano essere pienamente realizzati.
Articolo 29
1. Ogni individuo ha dei doveri verso la comunità, nella quale soltanto è possibile il libero e pieno sviluppo della sua personalità.
2. Nell’esercizio dei suoi diritti e delle sue libertà, ognuno deve essere sottoposto soltanto a quelle limitazioni che sono stabilite dalla legge per assicurare il riconoscimento e il rispetto dei diritti e delle libertà degli altri e per soddisfare le giuste esigenze della morale, dell’ordine pubblico e del benessere generale in una società democratica.
3. Questi diritti e queste libertà non possono in nessun caso essere esercitati in contrasto con i fini e principi delle Nazioni Unite.
Articolo 30
Nulla nella presente Dichiarazione può essere interpretato nel senso di implicare un diritto di un qualsiasi Stato, gruppo o persona di esercitare un’attività o di compiere un atto mirante alla distruzione di alcuno dei diritti e delle libertà in essa enunciati.
La verità
Non ricercate la verità, ma siate semplicemente senza pregiudizi.
(Seng Tsan, Terzo Patriarca Zen)
Già, sono fatti di cento :-)
Da un post (da leggere!) di Ilaria sul suo – e di Flavia – bellissimo blog Per favore non mangiate le margherite, vengo a conoscenza di un tale italianissimo Loris Malaguzzi, preso a modello anche da asili olandesi. E soprattutto di una poesia di Malaguzzi, che riassume il suo pensiero, cioè che i bambini sono “fatti di cento”.
Sarà per quello che avere il privilegio di continuare a crescere insieme ad un bimbo o a una bimba ci fa ancora illudere in un mondo migliore. C’è poi malinconia però, anche nelle dolci parole di Malaguzzi stesso, perché sappiamo benissimo che la nostra organizzazione sociale, la nostra cultura, metterà inesorabilmente fine a ogni speranza (uni)formando le nostre multiformi e straordinarie attitudini.
Ricordo ancora la mia tristezza, quando dopo dieci giorni dalla nascita di GioSeb andammo in Comune a “registrarlo”. Ero certo che in quel momento avrei messo la firma – l’autorizzazione quindi – all’inizio dell’omologazione. Qualcuno o qualcosa da quel momento sarebbe stato autorizzato a modificarne il pensiero, le capacità, le espressioni di sé ecc. per fare in modo che un po’ tutti alla fine pensino e vivano, praticamente, nello stesso modo.
Per indagare sui motivi, e sugli effetti, di questa “condanna” a cui l’umanità pare essere destinata consiglio assolutamente il libro La caduta nel tempo di E.M. Cioran.
Dal sogno di stamattina
Scrivo un romanzo di un certo successo. A una presentazione vengo preceduto dall’intervento di due persone: la prima non la ricordo, la seconda è Marco Cappato. Elogia il gioco del ritmo narrativo, che incede come una continua costante accelerazione, fino ad arrivare al culmine per poi continuare oscillando lentamente. Poi chiude sottolineando la vena poetica “sentite cosa scrive” apre il libro verso le ultime venti pagine del libro e legge alla platea: “Te? La verità delle more.” E chiude così il suo intervento. Applausi a scena aperta. Mi alzo e indico i due presentatori che mi hanno preceduto, applaudendo a mia volta. Sono felice. Sto per iniziare la presentazione del libro. Mi sveglio.